mercoledì 8 giugno 2016

Agustín Pio Barrios Mangoré Nitsuga


Biografia

Fanciullezza e formazione in Paraguay
Agustín Pio Barrios nacque il 5 maggio del 1885 in Paraguay, con ragionevole certezza a San Juan Batista de Las Misiones da Doroteo Barrios (1849), argentino di Corrientes, e da Martina Ferreira, nata a Humaità, nel Paraguay del sud, in prossimità del confine con l’Argentina. Da questa coppia nacquero sette figli: Ròmulo (n. 1874), Hector (1875), Virgilio (1876), José (1881), Agustín (1885), Diodoro (1888), e Martín (1895).
La famiglia Barrios si trasferì in Paraguay intorno al 1880 secondo una testimonianza di Hector L. Barrios (fratello di Agustín): 
I successi politici dell’Argentina degli anni ’80, obbligarono il capo famiglia a trasferirsi in Paraguay, in questa terra generosa dove mai si nega, ai contrariati dalla sorte, il pane dell’ospitalità”.
Agustin, col fratello maggiore José, nel 1899
L’ambiente familiare in cui nasce Agustín è sicuramente di livello culturale elevato, entrambi i genitori colti apprezzavano le arti, la letteratura, la musica e il teatro drammatico. In giovane età, Barrios inizia a suonare la chitarra, influenzato da suo padre Doroteo Barrios che era chitarrista «folk». Ascoltando le tipiche strimpellate eseguite rasgueando, i ritmi delle canzoni e delle danze popolari del tempo, Augustín imparò i rudimenti dell’accompagnamento ritmico con gli accordi, e la chitarra fu il medium principale attraverso cui sviluppò le sue doti. Non c’erano insegnanti di musica disponibili e un chitarrista del luogo, un certo «Pilo» Royas, fu probabilmente l’unica persona con la quale entrò in contatto nei primi anni ,oltre a suo padre, relativamente a questo strumento. All’età di tredici anni circa, il piccolo Agustín fu ascoltato dal maestro argentino Gustavo Sosa Escalada il quale rimase impressionato nell’udire quell’adolescente che suonava composizioni quali : La Chinita e La Perezosa del compositore ottocentesco argentino Juan Alais oltre ad alcuni pezzi di Ferdinando Carulli. Sosa Escalada fu l’unico maestro di chitarra di Barrios. Amico del fratello maggiore Hector, più vecchio di dieci anni, conobbe per la prima volta il giovane Agustín nella casa dei Barrios intorno al 1898 e rimase stupito dal suo talento alla chitarra.

Ascolto del brano La Perezosa di Juan Alais

Ascolto del brano Madrigal Gavotta di Sosa Escalada


Sosa Escalada impressionato dal talento del ragazzo invitò i genitori di Augustín a mandarlo ad Asunción, dove egli stesso insegnava, per poter continuare la sua istruzione e gli studi musicali per la chitarra. Il giovane Barrios vi si recò nel 1889 per studiare con Escalada e nel 1901 si iscrisse al Colegio National. Come testimonia Sosa Escalada: «Barrios… studiò con me tutto il corso di Dionisio Aguado, il metodo completo di Fernando Sor e le composizioni di Julian Arcas e di Carlos García Tolsa».

Durante questo periodo ebbe modo di accrescere le sue capacità chitarristiche, fino al suo primo debutto come chitarrista in un concerto descritto da El Civico, il 30 Dicembre del 1903, che informava di una modifica, all'ultimo istante, dell’evento imminente:
L’annunciato programma del concerto, pubblicato ieri, [..] ha subito un piccolo cambiamento di data dovuto all’indisposizione prolungata della signorina María Barbero. […] Al suo posto sarà eseguita la Fantasia en Imitacion al Piano di Vignas, un duo chitarristico eseguito dal giovane Augustín Barrios e Juan de la Cruz Samaniego.

Clicca sull'immagine per guardare l'interpretazione
di Boris Belsky della Fantasia di Vignas
Pur essendo stato chiamato all'ultimo momento, questa sua partecipazione fu di grande rilievo per la sua carriera da artista-esecutore poiché lo vedeva partecipe di un importante evento pubblico ufficiale al Teatro Nazionale. Il debutto ufficiale di Barrios come concertista di chitarra venne annunciato nelle colonne del La Patria il 7 Maggio 1906 .Il concerto in data 2 Giugno, a favore delle vittime del Vesuvio (il disastro avvenne il 7 e l’8 aprile) prevedeva , nel programma, anche brani d’orchestra diretti da Pellegrini, con quattro pianisti diversi , un mandolinista e una cantante. Agustín si esibì eseguendo El Delirio di Julian Arcas. Oltre al brano previsto dal programma Barrios eseguì anche suoi arrangiamenti di brani popolari paraguayani suscitando entusiastiche ovazioni del pubblico. Barrios si era inserito molto bene nel circuito della vita culturale del paese, riuscendo a conquistare l’intera Asuncíon, ma l’instabile situazione politica e la necessità di estendere la sua attività all'estero per potersi fare apprezzare in contesti più prestigiosi lo spinsero di lì a poco a lasciare il Paraguay per recarsi in Argentina.

Danza Paraguaya, brano dedicato alla sua patria (interpretato da Berta Rojas)


Il pellegrinaggio e la sua maturazione artistica

Caratteristiche della sua prima chitarra di valore
Nel 1910, Agustín Barrios si reca a Buenos Aires, capitale degli affari musicali e maggior centro culturale del Sud America, un ottimo luogo per giungere ad una carriera come artista esecutore di concerti. Sotto la protezione di Sáenz Valiente, Barrios suonò in concerti privati, nei Teatri da proiezione creando la musica per film muti e nei caffè, e ricevette la sua prima chitarra di valore del liutaio spagnolo Ramirez.
Nel 1912 lasciò Buenos Aires dirigendosi verso Montevideo, capitale dell'Uruguay.
Lì strinse amicizia con Martin Borda y Pagola, un allevatore di successo appassionato di chitarra tanto da trasformare la sua casa in un centro per chitarristi talentuosi e appassionati. Pargola fu un forte sostenitore di Barrios, aiutandolo economicamente negli anni di crisi e invitandolo a mettere le sue composizioni per iscritto.
In questo periodo ebbe modo di continuare a studiare e crescere come artista. Studiò armonia su testo di Hugo Riemann e nel 1913 iniziò a registrare per l’etichetta Atlanta & Artigas producendo 12 registrazioni che rivelano il suo repertorio «volgare» che includeva opere originali , canzoni popolari, marce, tanghi, ecc. Il suo repertorio continua ad essere «Popolare Sud-Americano», dimostrando l ‘avversione che Barrios nutriva,in quel periodo, ad eseguire opere da concerto standard e trascrizioni. Negli anni che vanno dal 1912 al 1915, Barrios potè formarsi e crescere grazie ai numerosi contatti e le tante amicizie coltivate in Uruguay spostandosi da Salto a Rio Negro, Cerro Chato, Rivera, Florida e verso molte altre città. Iniziava per Agustín Barrios un periodo di grande successo e creatività fino al 1928 .

                    

Propongo l'ascolto di tre brani registrati per la casa discografica Atlanta & Artigas.


Don Perez Freire - Atlanta 65366



Tango No. 2 - Atlanta 65364



Milonga - Artigas 65373





Gloria Seban, moglie di Barrios
Nel 1920 Barrios ritornò in Uruguay. In quel periodo a Montevideo anche Andrés Segovia era impegnato in alcuni concerti. Nonostante trascorsero entrambi cinque settimane a Montevideo, non si incontrarono mai, se non l’anno dopo a Buenos Aires. Per certi aspetti, Barrios e Segovia non erano molto diversi nel loro repertorio: tutti e due suonavano i «classici» Bach, Schumann, Chopin, ed anche musica Spagnola ma, mentre Segovia preferiva compositori di fine XIX, Barrios era attratto da compositori del periodo di medio XIX; inoltre ,nell’ambito delle composizioni originali, Barrios seguiva la musica dei latino-americani mentre Segovia un repertorio più conosciuto. Dopo un periodo di fermo per un’infezione di tifo , riprese a far concerti con due performance a La Lira il 16 e 17 Aprile del 1921. Nonostante la malattia Barrios continuò a comporre introducendo nel repertorio nuove composizioni, tra cui la più importante fu La Catedral in due movimenti, un andante religioso e un allegro solenne. Il 21 Agosto del 1922 Barrios ritornò in Paraguay e venne accolto con grande interesse ed eccitazione dato che non si esibiva lì dal lontano 1909. Qui diede undici concerti prima di rilasciare il Paraguay il 26 Aprile del 1923 per dirigersi verso Rosario, in Argentina. A Rosario visse in stretto contatto col suo amico, maestro di chitarra, Don Baptiste Almirón, la cui figlia, Lalyta, era la più prodigiosa chitarrista in Argentina. Dal 1925 iniziò un tour di concerti in Uruguay, in Argentina e Brasile fino al 1929, anno in cui incontrò la sua compagna Gloria Seban che lo accompagnò per tutta la sua vita fino alla fine dei suoi giorni, seguendolo sempre nei suoi viaggi.

Documentario su Andrés Segovia



Capo Nitsuga e i suoi ultimi anni



Il 1930 segna l’inizio di un nuovo periodo: la nascita di Capo Nitsuga Mangorè, ''il messaggero della razza Guaranì''. Il Febbraio del 1932 partì per il Venezuela, dove trascorse a Caracas gli anni di maggior successo della sua carriera. Fu un periodo magnifico, pieno di plausi entusiastici di pubblico e di critici che non avrebbe mai più avuto a quel livello. Barrios era allo zenit delle sue capacità artistiche e tecniche. Dalla comparsa di Nitsuga Mnagoré, nel 1930, aveva sviluppato il suo repertorio lungo direttrici concettuali specifiche , e da questo momento in poi tutti i suoi programmi riflettono la sua maturità. Così nel Maggio del 1932 si reca a Valencia ma dovette subito ritornare a Caracas perché si ammalò gravemente, forse il primo grave episodio di sifilide, fattore che lo portò alla porte 12 anni dopo. Ripresosi dalla malattia, riprende il suo tour nel Venezuela Occidentale organizzando esecuzioni ridotte e non pubbliche per la stampa, ma anche per impresari, intellettuali, politici e musicisti. 


Un stato dove dette numerosi concerti fu El Salvador nelle sei settimane di soggiorno. A partire dall’Aprile del 1933 in Costa Rica il nome di Agustín Barrios non si trova più in nessun programma o articolo di giornale. Nitsuga Mangoré aveva sostituito completamente la vecchia identità artistica. Fece concerti in Honduras, Guatemala, fino ad arrivare in Messico, esibendosi per ben due volte a torso nudo in costume piumato, a Cuba, dove ebbe un grande successo artistico. Incontrò l’ambasciatore paraguaniano del Messico, Tomás Salomoni, che lo spinse a cessare la sua caratterizzazione poco dignitosa di Nitsuga Mangoré e migliorare la sua carriera in Europa. Dato che Salomoni voleva far visita a suo figlio e a sua figlia maggiore che erano a Bruxelles, venne il momento giusto per raggiungere l’Europa con la nave a vapore Orinoco, abbandonando le piume del Capo Nitsuga Mangoré e tornando allo stato formale con ‘’cravatta annodata’’ e smoking. Giunse in Belgo il Settembre del 1934 dove fece subito amicizia con Igor Strawinsky. Primo concerto fu tenuto nel Conservatorio Reale di Musica, dove tre mesi prima si era esibito il ‘’rivale’’ Segovia. Barrios e la moglie Gloria vissero per cinque mesi a Berlino insieme all’amico Tomás Salomoni. Nonostante la lunga permanenza a Berlino, Barrios non dette nessun concerto, forse perché non riuscì ad allacciare i rapporti con gli impresari. Le uniche esecuzioni furono per alcune emittenti radiofoniche. Sempre insieme ai Salomoni si spostarono dal porto di Amburgo verso Lisbona, in Portogallo e da lì Gloria e Augustín abbandonarono i Salomoni e proseguirono soli il viaggio verso Madrid dove trascorsero il Natale. Lì Barrios riuscì ad esibirsi per la Regina Vittoria Eugenia, moglie di Alfonso XII, che gli regalò una chitarra del liutaio spagnolo Morant. Inoltre incontrò luminari del calibro di Regino Sanz de la Maza ed il poeta Federico Garcia Lorca. In quel tempo in Spagna stava per esplodere la guerra civile e pertanto Gloria e Agustín, nel Febbraio del 1936 tornarono a Caracas e dette due concerti di beneficienza. 

Julia Florida (1938) interpretata da Tatyana Ryzhkova

Ricominciò, così, il suo tour di concerti. Dopo aver lasciato Cuba, si diressero verso Costa Rica e lì iniziò un periodo di difficoltà economiche, aggravato dalla malattia e da probabili problemi coniugali. Dopo quasi un anno in Costa Rica, Barrios preparò diversi concerti ad El Salvador e poi si spostò a Nord, in Guatemala, dove Trejos afferma che Barrios ebbe un leggero attacco cardiaco. Ignorando il pericolo andò in Messico dove lì ebbe un attacco più forte durante un concerto. Nel Marzo del 1944 Segovia era ad El Salvador, suonando ad un concerto, ebbe un incontro con Barrios dove parlarono per diverse ore senza usare le chitarre. 

Quindici anni dopo Segovia dichiarò che ‘’ Barrios era un uomo che cercò di distruggere se stesso, ma non vi riuscì perché era un genio ’’ riferendosi al suo nome cambiato, al suo abbigliamento e il modo di presentarsi, regalandogli una muta di corde Pirastro come velata critica alle corde di metallo che Barrios usava.
Gli ultimi anni di vita son stati una preparazione alla morte. Il certificato di morte del municipio di San Salvador, certifica che Barrios morì ‘’ per insufficienza cardiaca alle dieci di oggi, al numero 23 della North Avenue 1 di questa città…’’. Era il 7 Agosto del 1944, seppellito il 9 nel Panteon degli Uomini Illustri.

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