C'è un profondo mistero nel tuo sonoro
cuore fiorito, chitarra mia
gioisci penando, hai la tua allegria
estasi di passione, lacrime per ristoro
Ti dette il petto il dolce moro
e l'Ibero ti mise anima e valentia
l'America Vergine, con fantasia
in te mise, per suo amor, tutto il tesoro.
Per questo nelle tue corde tanto umano
c'è nella tua voce, quasi un lamento
a volte, un sospir d'anima solitaria
in cui triste e mistica preghiera
fiorisce senza posa il sentimento.
La mia chitarra - Agustin Barrios
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Barrios al conservatorio di musica di El Salvador |
La necessità di trascrivere opere composte per altri strumenti nasce nel momento in cui emerge chiaramente, soprattutto per i concertisti che operano a partire dai primi decenni del Novecento, il limitato repertorio esclusivo per chitarra. Questa consapevolezza si concretizza quando l’evoluzione dello strumento determinata dalle idee innovative di Torres, consolidatesi nella seconda metà dell’Ottocento, pone la chitarra in una fase di transizione in cui il vecchio repertorio risulta limitante, ma nello stesso tempo le nuove peculiarità dello strumento non sono ancora state recepite al punto tale da generare uno specifico interesse da parte dei compositori dell’epoca.
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Miguel Llobet, compositore contemporaneo di Barrios |
Qui di seguito propongo l'interpretazione del Vals No. 3 del grande stimatore di Barrios, John Williams. Egli stesso afferma '' Agustin Barrios è stato il più grande compositore di chitarra di tutti i tempi e la sua musica è molto chitarristica, come quella di Chopin è pianistica''. Con Barrios, secondo Williams, si colmava un vuoto che metteva in risalto una carenza troppo pesante: quella di non avere, per la chitarra, un compositore che le appattenerse, in grado di scrivere musica che nascesse anche dalle peculiarità sonore e organologiche dello strumento.
Vals No. 3 è stata una delle sole tre composizioni a cui Barrios ha assegnato un numero d'opera (gli altri due erano Vals Op. 8, No. 4 e Preludio Op. 8, No. 1). I due valzer No. 3 e 4 sono in genere accoppiati insieme in quanto sono entrambi organizzati consecutivamente nell'opera 8. Inoltre, entrambi questi valzer si completano a vicenda perché il No. 3 è introspettivo, mentre il No. 4 è molto più brillante. Barrios ha scritto altri valzer, ma non assegnò loro un numero d'opera (ad esempio Vals Tropical e Vals de Primavera). Barrios usò numeri d'opera per questi pochi brani perchè è stato dichiarato che tale idea fu del suo amico Martin Borda y Pagola, con lo scopo di nobilitare le sue composizioni. Ci sono tre fonti principali del Vals No. 3. Due delle fonti sono manoscritti; la terza fonte è la registrazione del pezzo che Barrios fece per Odeon intorno 1928.
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Agustin Barrios insieme all'amico Martin Borda y Pagola (seduto) e Carlos Tràpani (a destra) |
Vals No. 3 interpretato da Manuel Espinas
Vals No. 3 Versione originale registrata da Barrios per l'etichetta Odeon (1928)
Vals No. 4 interpretato da David Russell
Vals No. 4 Versione originale registrata da Barrios per l'etichetta Odeon (1929)
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Vals No. 3 è un valzer nella tonalità di re minore e l'organizzazione formale complessiva è ternaria Nocturne op. 9, No. 2. L'uso di melodie liriche, evocative e talvolta virtuosistiche, insieme ad armonie romantiche, è simile alla tipica scrittura pianistica di Chopin. Un'altra caratteristica tipica della prassi esecutiva di Chopin è l'uso del rubato che è evidente nelle registrazione di Chopin.
(ABA). Le sezioni A e B sono organizzate in piccole sezioni: la sezione A ha la forma aabba e la sezione B ha la forma cdc seguita da una transizione che ritorna al finale della sezione A. Questo movimento presenta alcune influenze dello stile compositivo di Chopin. Infatti mentre componeva questo brano, stava trascrivendo musiche di Chopin come il Preludio N. 4 e la Mazurka.
Esecuzione del Nocturne Op.9 No.2 di Valentina Lisitsa
Documentario sulla vita di Chopin
L'anima di Barrios era totalmente Romantica, tanto da essere considerato ''fuori moda'', siccome scriveva musica romantica in un periodo in cui si affermano le nuove avanguardie musicali. Non ebbe il vantaggio di un'educazione sistematica e, per conseguenza, ignorava le tendenze Europee del tardo XIX secolo. Lui seguì la sua natura, il suo animo sensibile, senza condizionamenti esterni, solo ''una severa educazione religiosa'' orientato verso un panteismo primitivo. Infatti Barrios commenta questa sua veduta religiosa nel giornale brasiliano Jornal do Recife, del Gennaio 1931:
Malgrado una severa educazione religiosa, il mio panteismo primitivo mi ha orientato nella direzione Teosofica, il più umano e razionale dei concetti filosofici. Credo nelle leggi immutabili della natura. L'umanità e Dio impregnano il mio spirito quali termini etici dell'esistenza.
Egli, quindi, riconosceva intuitivamente che c'è una relazione tra il bene, la verità e la bellezza, e tutte queste realtà si riflettevano nell'amore per la vita e nel proprio essere. Per Barrios: l'Amore è il processo e la verità, la bellezza e la divinità sono le conseguenze.
Consiglio la visione di due bellissime interpretazioni del Vals No. 3.
Esecuzione di David Russell
Esecuzione di Manuel Espinas