Quanto impetuoso è il mio girovagar!
alla deriva sono,
mosso d'impulso dal destino
in folle vortice danzando
ai quattro angoli del pianeta!
Nel mio sangue una vita porto inquieta
e nel mio desidero incerto, un pellegrinaggio,
illumina la mia vita l'arte
come una cometa fantastica!
Di quei famosi trovatori medievali
di follia romantica ammalati
Fratello io sono.
Come loro, anch'io
da morto, Dio sa
in quale porto lontano
andrò a trovare il mio
tumolo senza nome!
Bohemio - Agustin Barrios Mangoré
Bohemio - Agustin Barrios Mangoré
Tra i versi di questo sonetto, scritto nel 1922, Agustin Barrios Mangoré esplicita la sua filosofia: su tutto prevale la componente soggettiva, il vissuto, la vita interiore volutamente restia ad essere ingabbiata in specifiche contestualizzazioni. Nato in Paraguay nel 1885, viveva la creatività come un’attività religiosa, al servizio dell’arte. Da Artista Crociato sentiva il suo ruolo come ‘’cosa da dover compiere’’, come nobile causa per portare a tutti il suo elevato messaggio musicale. Da ciò l’universalità del suo linguaggio musicale che riusciva a toccare il cuore di tutti coloro che ebbero l’onore di ascoltare i suoi concerti o le sue incisioni.
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Cattedrale Metropolitana di Montevideo |
Documentario di foto: Cattedrale Metropolitana
Primo Movimento
Il primo movimento, il Preludio Saudade, come suggerisce il nome ha il carattere di una saudade.
Tale termine rimanda alla cultura lusitana,
galiziana , portoghese e brasiliana e indica una forma di malinconia, un
sentimento affine alla nostalgia. Etimologicamente, deriva dal latino solitùdo
- solitudinis, solitudine, isolamento e salutare - salutatione, saluto. In
alcune accezioni la saudade è una specie di ricordo nostalgico, affettivo di un
bene speciale assente, accompagnato da
un desiderio di riviverlo o di possederlo. In molti casi una dimensione quasi
mistica, come accettazione del passato e fede nel futuro. La tonalità di Si
minore con la quale è composto il Preludio, ricrea questo clima malinconico
passando da un’armonia all'altra pur mantenendo sempre evidenziata la melodia;
il cambio avviene lentamente principalmente nell'accompagnamento dove le note
appartenenti all'armonia mutano al cambiare dell’accordo successivo.
Inizialmente, si stabilisce un’estensione sopra la tonica esponendo la tonalità e la figurazione sviluppata durante il preludio. Per nove battute viene definita la centralità della tonica, mentre nel finale di questa prima sezione si può notare il grado relativo, cioè Re maggiore, che diventa la prima cadenza di importanza strutturale. (La dominante, cioè fa maggiore, non è usata in questa componente introduttiva). Riguardo la figurazione usata durante il preludio, la voce principale è una semiminima puntata in una metrica di 2/4, mentre le semicrome fungono da accompagnamento.
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Dalla decima alla ventesima battuta vi è una sezione che si propone l’obiettivo di mostrare la dominante. In questa parte, predominano le estensioni del Fa maggiore, utilizzando gli accordi di dominante e sottodominante della tonalità originale. Questa struttura armonica provoca una zona di instabilità dove la melodia è esposta con più note dell’accordo di dominante, che diviene il protagonista della sezione.
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Le battute dalla 21 alla 25 ripresentano di nuovo il materiale di partenza delle battute iniziali ( battute 1-5). Poi c'è un uso ripetitivo del grado diminuito della dominante, oltre a note di passaggio tra gli accordi e le sospensioni. Ciò da all'esecutore una vasta gamma di possibilità dinamiche ed espressive. La coda demarcata per l’unica accelerazione armonica del preludio parte dalla battuta 44 per formare una dominante secondaria al Fa maggiore. Questo procedimento si realizza per completare il ciclo nella prolungazione del Si minore durante gli ultimi tre stadi.
Secondo Movimento
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Manoscritto ultima versione del 1925 |
Il movimento Andante Religioso era in origine il primo dei due movimenti. Tuttavia,
dopo aver aggiunto il Preludio Saudade, l’ Andante Religioso è diventato il
movimento centrale. Il clima di tristezza scaturito dal brano è un motivo che
prevale in tutta La Catedral. Anche
se il titolo non si riferisce specificamente all’ emozione di tristezza, è il
contenuto della musica di questo movimento che la rende possibile. La tonalità
di Si minore e la lenta successione di ritmi puntati sono caratteristiche di
una marcia funebre. A tal proposito ricordiamo le marce funebri di compositori
da cui Barrios è stato influenzato, come Chopin con la sua "Marche funebre" dalla Sonata No.2 op. 35 e Beethoven con il secondo movimento della Sinfonia No. 3 intitolata "Marcia Funebre ". I lenti ritmi
puntati di questo movimento suggeriscono uno stile simile all’ouverture
francese, che era comunemente usata in epoca barocca. Questo movimento è stato
ispirato ascoltando l’organista suonare la musica di Bach nella Cattedrale di
Montevideo. Forse i ritmi lenti puntati caratteristici dello stile
dell’ouverture francese sono destinati a rappresentare l'organista che suonava
la musica di Bach.
Marcia Funebre - Secondo movimento dell Sinfonia No. 3 di Beethoven
"Marche funebre'' dalla Sonata No.2 op. 35 di Chopin
Come il primo anche il secondo movimento è nella tonalità di Si minore. Inizia con un motivo che ha carattere morbido e cantabile e l’accompagnamento è presente in modo discreto. La prima frase fornita a titolo di introduzione è la più corta del movimento. Questa comprende quattro battute che terminano con una cadenza sul quinto grado. In seguito a queste misure, la stessa melodia iniziale (batt. 1-2) viene mostrata un’ottava giù, seguita da un ampliamento del registro nelle note più basse della chitarra, mentre esplora nuove armonie modulando in Fa minore. Quindi, questa prima e unica modulazione del movimento delimita la fine della prima sezione del secondo movimento. Dalla 12esima alla 15esima misura vi è una serie di accordi di quattro note in una sequenza di quinte come sono comunemente usate nei corali a quattro note di Bach. Attraverso questi accordi si esaltano rispettivamente gli accordi di Si minore e Fa minore. Questa sezione, inoltre, mostra al basso tutte le voci coinvolte.
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Terzo Movimento
Il terzo movimento, Allegro solenne, è
caratterizzato dalla sua permanente tonalità di Si minore e dalla forma di
rondò. Questo movimento comunica l’elevata e calma atmosfera spirituale della cattedrale
e l’uscita nella strada, in cui l’agitazione e il trambusto della vita reale
sono rappresentati da figure di note di sedicesima, arpeggiate.
Per l'analisi, è necessario andare inizialmente a considerare la forma:
Per l'analisi, è necessario andare inizialmente a considerare la forma:
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Interno Cattedrale Metropolitana |
Iniziamo col refrán, o parte A, dove si espone la figurazione degli accordi che nel movimento verrà utilizzata ripetutamente. Ai fini della rigorosa formula figurativa, ci sono un paio di battute non strutturate, che hanno solo funzione ornamentale. In ciascuna delle ripetizioni del refrain lungo il pezzo, non ci sono variazioni eccetto quelle dinamiche dove l'interprete ha una grande gamma di possibilità. A parte il mantenimento di un colore caldo e dolce della chitarra, è importante condurre le curve dinamiche fedelmente alle tensioni armoniche: la tranquillità interpretata come piano e tensione armonica come forte include regolatori per passare da una parte all'altra. Il primo episodio (B) è inizialmente caratterizzato dalla rimozione delle note pedale. In sostanza rimangono accordi arpeggiati, e presenta una ricchezza di note di passaggio, tutte diatoniche. Questo è un fenomeno che si vede per la prima volta in tutta la cattedrale. Questo primo episodio mostra la modulazione alla tonalità relativa, Re maggiore, creando una caratteristica simile ai due movimenti che lo precedono nella composizione, dove sono presenti enfasi o modulazioni allo stesso grado di tonalità. Per quanto riguarda il registro, si amplia progressivamente enfatizzando attraverso picchi acuti le note dell’accordo di Re maggiore, mentre le note basse, o picchi gravi enfatizzano le note dell’accordo di dominante di Re maggiore. Il secondo episodio (C) è una sequenza decrescente della figurazione accordale. Le note più alte di ciascuna cella appartenente alla sequenza descrivono una discesa diatonica dalla fondamentale della dominante, cioè il fa, alla tonica. Successivamente, appare un Fa maggiore, per preparare la fine della sezione, esplorando posizioni sulla stessa corda lungo la tastiera, e termina con gradi congiunti verso la tonica (tutti entro l’accordo di dominante).
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Nel terzo e ultimo episodio (D) prevalgono note non strutturali che fanno parte del fondamentale discorso musicale; questo lo differenzia dal refran e dagli episodi antecedenti. Il completamento di questa parte è un'estensione della dominante, dove viene messo in risalto il basso attraverso il cromatismo. Dal momento che "B" accompagna il refran agli episodi 1, 2 e 3, l’ultima parte di B compare sempre in modo diverso, per fare spazio all'episodio successivo.
La coda (batt. 105-125) mostra un cambiamento dall'accordo di tonica alla dominante, che si estende attraverso un cromatismo. Questa volta non è solo una voce, ma due voci, che creano un cromatismo al basso in maniera decrescente dalla nota Si alla nota Fa, mentre la voce intermedia va in maniera crescente dalla nota Re alla nota Fa. Queste due voci quando raggiungono la loro nota di destinazione, mostrano l'accordo dominante.
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Il movimento termina con la figurazione discendente e ascendente dell’accordo di Si minore, mostrando l'arpeggio in tutte le sue possibilità all'interno della tastiera; ne deriva anche il prolungamento fino al limite tagliato della tastiera dello strumento. Discende ancora verso il basso con tre accordi di Si minore, ma questa volta non arpeggiate ma con accordi verticali.
Qui di seguito i video di interpreti famosi.
Ana Vidovic - Primo Movimento
Manuel Espinas - Secondo Movimento
Nicholas Petrou - Terzo Movimento
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Spartito completo La catedral |
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Audio completo registrazione originale eseguita da Barrios stesso |
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